Ariel Alexandre
Ti apri come baia al mare
ombroso scoglio a separare marea,
con semina di orme antiche
nelle occultate crepe dell’umano giudizio.
-Che il conoscerti non è di fuoco,
fulmine d’incolta pazienza
su pietre riarse e dimenticate-.
E mi preparo, Terra,
ad offrirti calura di luce
accarezzando i tuoi grani di grazia.
Leggero l’animo nello scostarti
per semi e foglie, in anarchica posa
arrampicati su di te, di calma offerti e condivisi.
Nessun furore
t’accompagna al germinare futuro.
Lento stillare di elementi
a sostenere gli steli che verranno
nel regalarsi, calmi, al mio conoscerti
nel caleidoscopio dei tuoi frutti:
lavorio eterno, Madre di premura.
Da te imparo l’espandersi del cerchio
compreso nel volo di un’ape.
api
non hai idea che pazienza mi ci vuole, perchè spesso faccio una fatica boia a trovare l’immagine che cerco, anche se ho una molteplicità di indirizzi (ma non posso ricordarmi dove potrei trovare l’immagine giusta)
le immagini tue, blu, sono corona alle scritture, anche le più elementari.
grazie 🙂