Bill Viola
Non farmi così sola come il vento
che si dispera in questa notte fonda
fino a morirne, interiormente sola
non farmi, come già sono da viva,
sotto la volta immensa dove è nulla
la nostra pena. In punto di lasciare
questa mia fragile vicenda, tutte
le mie dolci abitudini, e la gioia
che spesso segue all’urto del dolore,
voglio adagiarmi su una zolla d’erba
nell’inerzia, supina. E avrò più cara
la morte se in un attimo, decisa,
piano verrà, toccandomi una spalla.
Giovanna Bemporad
sono d’accordo 🙂
meraviglia