che nuove lettere racchiude stasera
la parentesi tonda della luna?
che discorso nasconde,
con il punto di stella,
che io non comprendo?
sta lì, oltre gli sfilacci rosa
del cielo sulle case,
muta e misteriosa e,
sospesa in mezzo alle incertezze,
balbetto le mie tante ferite,
piccola amazzone che, come
tutte le cose, dal suo stesso racconto
viene cancellata.
*
Sono in lutto per tutte le morti dell’universo,
per la farfalla che cade come una foglia
e porta sulle sue ali misteri dell’aria e rune.
Sono in lutto per la bambina che non vide
mai i miei occhi, e scalpitò via
senza saperlo.
Piango le case senza tetto e i letti vuoti,
la terra spalancata e il mare
gonfio di sirene addormentate
E sulle mie piccole spalle
piango me stessa, io
che non voglio andare via.
*
Se credevo di camminare
su una mano morbida e stellata,
se credevo eterno il fiato della madre
e le gambe che camminano
guidate dal sorriso
se pensavo che le malattie del corpo
mi avrebbero abbandonata
se non immaginavo la solitudine
un pozzo colmo di ciottoli pesanti…
se pensavo azzurro e cielo
e sempre scivolavo in grigio e fango