Fine d’anno

Gabor Dvornik

«Ma di giorno, vedessi,
c’è un tratto della via
di alberi spogli carichi d’uccelli
che sembrano foglie…»

Così mi dice,
non sapendo nulla di sé
se non che un tempo invisibile
ci prende, ed è già trenta
volte che lei vede fiorire quella pianta.

E niente sa di me
che a un vento invisibile
mi lego, che vorrei cavarmi gli occhi
che sognano che sognano
a età remote si spalancano,

guardano, gli alberi nudi
non più spogli, che volano che volano

Domenico Adriano