Mark Rothko

 

 

 

Mi arriva da lontano
la tua pena di ebreo, la fatica di vivere
e quel sangue che da sempre premeva;
forse volevi dirne il tumulto.
Non so, non capisco la geometria dolorosa
del cremisi, del nero.
Ma la morte, il pennello che giace per terra
e macchia il pavimento del tuo sangue
e, come te, non respira più,
questo ha un linguaggio che conosco.

2 thoughts on “Mark Rothko

  1. Blumy ha detto:

    era la tua specialità e la tua passione, Marina, commentare, sia pure in prosa, e in maniera eccellente, le opere d’arte.

  2. marinaraccanelli ha detto:

    mi piace questo linguaggio, mi piacciono questi colori

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